Benvenuti a ... V di Verdura!
Un nome sicuramente particolare per un blog, ma che farà già capire quale sarà l'argomento principale dei suoi post.
Questo non sarà un blog di cucina come gli altri, poichè sarà trattato in maniera quasi univoca l'argomento delle verdure.
Tutti sappiamo quanto sia importante assumere giornalmente almeno due porzioni di verdura, ma quanti di noi lo fanno realmente?
Io per prima devo ammettere che consumo le verdure solo se costretta.

Ma se si odiano le verdure, qual è il modo migliore per aiutarsi ad assumerle?
Per quanto mi riguarda credo di avere trovato la soluzione: devo camuffarle!
Infatti, se qualcuno mi mette davanti un piatto di spinaci bolliti non posso fare a meno di storcere naso e bocca, ma se mi si piazza davanti un bel risotto agli spinaci, il discorso cambia notevolmente.
Sto riuscendo ad attirare la vostra attenzione?
In pratica in questo blog inserirò solo ricette di piatti a base di verdure, o al limite ortaggi, che saranno rielaborati in modo da consentire anche a chi, come me, odia le verdure di poterle mangiare senza pensare di stare a fare un grosso sacrificio.
Chiamamole pure RICETTE FURBE!
Queste ricette potranno essere utilizzate per far mangiare ad es. le verdure anche ai bambini, i quali, normalmente, fuggono davanti a tutto ciò che è verde e si mangia.
Volete seguirmi in questa avventura?
Ah, se proprio non riuscite a mangiare la verdura, neanche come ve la presenterò nelle mie ricette, passate a dare un'occhiata all'altro blog che curo
Dolci idee e non solo, lì troverete tante altre ricette (non solo di verdure) dall'antipasto al dolce!

venerdì 24 febbraio 2012

Risotto ai fiori di zucca

I fiori di zucca crescono sia dalle piante delle zucchine che da quelle delle zucche. Hanno una forma allungata con i petali di color verde alla base e giallo all’interno.
L’interno del fiore contiene un filamento giallo che va eliminato perchè è amaro.
Ci sono quelli maschili e quelli femminili. I primi hanno un peduncolo lungo e sottile, i secondi sono più piccoli e crescono sulla punta dei frutti, quelli più adatti ed utilizzati in cucina sono quelli maschili.
quando si acquistano è bene controllate che abbiano un colore vivo siano aperti, Inoltre bisogna stare attenti che i petali non siano arricciati. Petali e gambi devono essere integri e sodi.
I fiori maschili possono essere mantenuti freschi fino ad un massimo di un paio di giorni immergendone il gambo nell’acqua.
I fiori femminili invece vanno messi in frigorifero senza staccarli dall’ortaggio, si consiglia infatti di staccarli solo quando dovranno essere cucinati
I fiori di zucca contengono molta vitamina A, sono diuretici e rinfrescanti, sono molto digeribili (a patto ovviamente di cucinarli senza grassi).

Passiamo ora alla ricetta del "risotto ai fiori di zucca". A proposito l'ho detto che i fiori di zucca hanno soltanto 12 kcal ogni 100grammi? Interessante, vero?

Ingredienti:
riso per risotti q.b.
fiori di zucca q.b.
30gr di olio evo
sale e pepe q.b.
brodo  q.b.
burro 30gr
parmigiano grattugiato q.b.

Preparazione:
Gli ingredienti sono quasi tutti q.b. perchè molto dipende dai gusti e quindi magari c'è chi preferisce più riso e meno fiori di zucca o viceversa, pertanto variando la quantità di questi ingredienti in proporzione variano anche tutti gli altri. Ciò che non cambia e la modalità di preparazione della ricetta. Innanzitutto lavare bene i fiori di zucca e asciugarli (io tolgo anche i gambi e il picciolo giallo interno). Soffriggere i fiori nell'olio di oliva per qualche minuto e salare e pepare secondo i propri gusti. In un'altra pentola mettere 20gr di burro a far sciogliere sul fuoco, dopodichè aggiungere il riso per farlo tostare. A questo punto cominciare ad aggiungere il brodo con il mestolo (è preferibile aggiungerlo poco per volta man mano che si asciuga quello precedentemente inserito). A metà cottura mettere nella pentola i fiori di zucca soffritti e continuare a cuocere fino a che il riso è pronto. Quando il riso è pronto spegnere il fuoco e aggiungere 10gr di burro e poi parmigiano grattugiato a piacere (io ne metto davvero tanto!). Volendo si può mettere anche un pò di prezzemolo, ma io sinceramente per questa ricetta non lo uso. E' davvero un primo piatto gustosissimo che in questo periodo dell'anno non ci facciamo mai mancare a casa.

lunedì 13 febbraio 2012

Pasta con triglie e asparagi

I punti di forza di questo piatto sono essenzialmente due:
1) le vitamine, i minerali ed il basso apporto calorico degli asparagi;
2) le proteine delle triglie (19,35g) unite, anche in questo caso, ad un apporto calorico molto ridotto (117kcal).

In pratica, una porzione di questo piatto apporta circa... udite udite: 360kcal.
E chi si sognerebbe mai di poter mangiare un bel piatto di pasta con così poche calorie?


Ingredienti per 4 persone:
320gr di pasta tipo calamarata
6/8 trigliette (da circa 40/50gr ciascuna)
200gr di asparagi selvatici
20gr circa di olio evo
basilico q.b.
sale e pepe q.b.

Procedimento:
Lavare e tagliare a tocchetti gli asparagi. Cuocerli per qualche minuto in acqua bollente che li ricopra a filo. Pulire le trigliette, ricavare i filetti, tagliarli a tocchetti e rosolarli rapidamente (2 minuti circa) in qualche cucchiaio di olio evo, rigirandoli delicatamente con un cucchiaio di legno; insaporire con un pizzico di sale e un pò di pepe. Aggiungere gli asparagi alle trigliette insieme a un pò della loro acqua di cottura, farli scaldare e unire un pò di basilico spezzettato. Nel fratttempo, in una pentola, portare a ebollizione abbondante acqua salata e farvi cuocere la calamarata, scolarla al dente e versarla nella padella con le triglie, cuocere per un altro minuto ancora per far insaporire il tutto e infine impiattare.

mercoledì 8 febbraio 2012

Risotto alle zucchine

Le zucchine sono il frutto acerbo della pianta chiamata Cucurbita pepo. Era coltivata già qualche millennio a.C., nell'America meridionale, e venne importata in Europa solo dopo la scoperta dell'America.
I Romani consumavano una cucurbita che oggi viene chiamata Lagenaria vulgaris, simile alle zucchine, sostituita in seguito dalle zucche e dalle zucchine provenienti dalle americhe.
Mentre i frutti maturi della zucca non hanno mai trovato grande successo nella nostra cucina, le zucchine sono tra le verdure più amate e cucinate nella alimentazione mediterranea. Anche i fiori delle zucchine, detti fiori di zucca, che crescono sulla sommità del vegetale, sono molto apprezzati, nelle frittate oppure ripieni e fritti.
Le zucchine si trovano tutto l'anno in quanto vengono coltivate in serra, tuttavia si tratta di un prodotto stagionale, che matura all'inizio dell'estate e si raccoglie fino alla fine di Settembre. Le zucchine che maturano in questo periodo sono più ricche di acqua, sono più dolci e meno amare. Meglio consumarne in quantità in questo periodo e lasciar perdere il prodotto di serra durante i mesi in cui le zucchine sono fuori stagione.
Essendo le zucchine il frutto acerbo della pianta della zucca, esse sono povere di calorie di vitamine e sali minerali, rappresentano pertanto un'ottima scelta per preparare piatti poveri di grassi e calorie.
Le zucchine sono, inoltre, molto versatili e veloci da preparare e da cuocere, e grazie al loro gusto neutro possono essere abbinate praticamente a tutti i cibi.
Vediamo ora gli ingredienti per un bel risotto alle zucchine, così come si fa a casa mia.

Ingredienti:
3 zucchine (piccole)
160gr di riso per risotti
10gr di burro
parmigiano
brodo vegetale
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.

Procedimento:
Per prima cosa ho tagliato in due le zucchine, ho tolto un pò di polpa centrale (questa operazione risulta ancora più semplice se le zucchine si tagliano in quattro) e poi ho tagliato ciascuna metà a rondelle.
Versare abbondante olio in una padella antiaderente, circa 30gr (le zucchine come le melanzane assorbono meno olio se nella padella ce olio in abbondanza) e soffriggere le zucchine per qualche minuto salandole e pepandole a piacere. Quando saranno cotte raccoglierle con un mestolo forato, così da non raccogliere anche l'olio e lasciarle riposare. Intanto preparare il risotto.
In una pentola dal fondo alto, mettere a tostare per un minuto circa il riso con un pò di olio evo (per i risotti con le verdure è preferibile la tostatura con olio piuttosto che con il burro), dopodichè cominciare a sfumare con il brodo vegetale. Aggiungere il brodo vegetale a mestolate man mano che si asciuga. Qualche minuto prima che il riso sia cotto a puntino, riprendere le zucchine e versarle nel riso. Dopo aver portato a cottura il risotto, mantecare con 10gr di burro e a fuoco spento aggiungere del parmigiano reggiano secondo i propri gusti.
Piatto gustosissimo!

martedì 7 febbraio 2012

Omelette asparagi e gamberetti

Per conoscere i valori nutrizionali e le caratteristiche salienti dell'asparago, vi esorto a guardare i seguenti post: Risotto agli asparagi e Crostini al salmone e asparagi, dopodichè non perdetevi questa fantastica ricetta di "Omelette asparagi e gamberetti"

Ingredienti per l'omelette:
3 uova
30gr di burro
3 cucchiai di latte
prezzemolo
sale e pepe

Ingredienti per il ripieno:
asparagi selvatici
300gr circa di gamberetti
1/2 bicchiere di vino bianco secco
cipolla o scalogno
olio extravergine di oliva

N.B.: io per questa omelette ho usato degli asparagi selvatici che mi sono stati regalati (erano fantastici). La caratteristica di questi asparagi è che sono sottilissimi e non vanno usate solo le punte, ma tutta la parte tenera dell'asparago che normalmente arriva a circa metà lunghezza dello stesso. Ovviamente gli asparagi selvatici possono essere sostituiti con quelli coltivati, dei quali si usano solo le punte, e che prima dell'utilizzo è il caso di sbollentare.

Preparazione:
Sgusciare i gamberetti ed eliminare il filamento scuro dell'intestino. Fare appassire la cipolla in una casseruola con 2/3 cucchiai di olio. Unire gli asparagi (o punte di asparagi) e lasciare insaporire per qualche minuto. Aggiungere i gamberetti, sfumare con il vino bianco e lasciare cuocere ancora per altri 2 3 minuti.
Per l'omelette, rompere le uova in una terrina e condirle con sale e pepe, aggiungere il latte ed il prezzemolo e mescolare il tutto con una forchetta o una frusta. Intanto far fondere in una padella antiaderente il burro. Quando la padella è ben calda versare al suo interno il composto ottenuto, continuando a mescolare  per qualche istante. Quando si sarà formata una leggera crosticina sul fondo (mentre al centro l'omelette sarà ancora morbida), aggiungere gli asparagi con i gamberetti e ripiegare su se stessa a mezza luna. E' un'operazione da fare con molta attenzione perchè l'omelette potrebbe rompersi. Far cuocere ancora per 1/2 minuti ancora, dopodichè l'omelette è pronta da servire

lunedì 6 febbraio 2012

Risotto agli asparagi

L’asparago (Asparagus officinalis) appartiene alla famiglia delle Liliacee, un’ampia famiglia che comprende circa 1.600 specie botaniche.
Tra queste compaiono diverse specie notoriamente curative e largamente impiegate in fitoterapia per il trattamento di diversi disturbi, quali l’aglio (Allium sativum), l'aloe (Aloe socotrina), la convallaria (Convallaria majalis) e il pungitopo (Ruscus aculeatus).
Tutti i fitocomplessi appartenenti a questa famiglia contengono una grande quantità di eterosidi solforati e oli essenziali (cioè zolfo), che a livello terapeutico si traducono in un’azione antinfiammatoria, cardiotonica, ipotensiva, espettorante, diuretica, antidiabetica e antiparassitaria.
Più in particolare l’asparago contiene anche saponine, polifenoli e elevate quantità di minerali, soprattutto potassio, che lo rendono particolarmente interessante nell’impiego contro i problemi di ritenzione idrica, in forza della sua eccellente azione diuretica.

Nella medicina popolare è stato tradizionalmente sfruttato come drenante renale, epatico e bronchiale, ma anche come antinfiammatorio della milza. Per questo motivo nell’ambito della medicina popolare era di largo utilizzo il famoso sciroppo diuretico alle cinque radici, molto usato fino ad alcuni anni fa, costituito da finocchio, rusco, prezzemolo, sedano selvatico e, appunto, asparago.
L’asparago inoltre apporta poche calorie, e non trova pertanto controindicazioni specifiche in caso di sovrappeso e obesità.

Ma i suoi pregi, pur numerosi, si scontrano con l’elevato apporto di acidi urici, che rischiano di aggravare, qualora siano già presenti, alcuni disturbi, quali la gotta, le cistiti, le prostatiti, le calcolosi renali, l’osteoartrite e altre malattie osteoarticolari.
Gli acidi urici, prodotti dalla decomposizione di alcune sostanze (nominate “purine” e presenti in molti alimenti quali fegato, rognone, cuore, aringa, sgombro e acciuga), possono indurre una acidificazione metabolica che, secondo alcuni autori, costituirebbe il terreno ideale per l’insorgenza di numerosi disturbi.
Allo scopo pertanto di evitare di incorrere in spiacevoli effetti collaterali (causati appunto dall’eccessivo accumulo di urati), sarà buona norma evitare di eccedere nel consumo di asparagi, e assicurarsi nel contempo una adeguata e variata alimentazione ricca in magnesio e vitamina C.

Un'ultima annotazione, infine, per gli intolleranti al nichel e soprattutto all’acido acetilsalicilico: gli asparagi apportano quantità relativamente basse di nichel, ma piuttosto significative di acido acetilsalicilico. Occorrerà tenerne conto in una eventuale dieta a rotazione qualora al Test di intolleranze alimentari si evidenziassero reattività a questi due gruppi. (Nozioni tratte dal web)

Passiamo ora alla ricetta del "risotto agli asparagi"
Ingredienti per 4 persone:
320gr di riso
1 fascio di asparagi selvatici o asparagi coltivati
parmigiano q.b.
1/2 cipolla
olio q.b.
burro q.b.
brodo
sale e pepe

Procedimento:
Per prima cosa mondare e spezzettare gli asparagi dopodichè soffriggerli in un pò di olio per qualche minuto, aggiungendo sale e pepe. A parte tostare il riso nel burro e aggiungere del brodo mescolare e aggiungere altro brodo man mano che si asciuga fino a cottura ultimata del riso. Qualche minuto prima di spegnere il fuoco aggiungere al risotto gli asparagi soffritti. A fine cottura, spegnere il fuoco, mantecare con un pò di burro e aggiungere parmigiano a piacere. Il risotto è pronto per essere servito.
Con questa ricetta partecipo al contest di Sapori di Elisa

domenica 5 febbraio 2012

Torta salata ai carciofi

Ecco un altro barbatrucco per mangiare un alimento verde (in questo caso i carciofi), che in condizioni normali non mangerei neanche sotto tortura.
Questa volta forse è meglio non riportare le tabelle nutrizionali di questa ricetta, perchè è abbastanza calorica, quindi l'unico motivo per cui vi esorto a provarla è per farvi mangiare, o per far mangiare a chi vi è vicino, i carciofi.
I carciofi contengono 45kcal per 100gr (100gr di carciofo edibile, non tutto il carciofo in sè), per lo più suddivise in acqua, carboidrati, proteine e fibre.
E' ricco di: calcio, potassio, zinco, selenio, sodio, ferro, rame, fosforo, magnesio e manganese.
Beh, cosa si può chiedere di più ad un alimento così piccolo? Ho anche questa risposta: le VITAMINE!
Infatti, è ricco di vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12, C, D2, D3, E, K, H, J (in un altro post approfondiremo cosa significano tutte queste sigle associate alle vitamine contenute nella verdura).
Sono riuscita ad attirare la vostra attenzione su questa ricetta?
Allora partiamo e, mi raccomando, se volete realizzarla anche quando non è più la stagione dei carciofi, fatene una bella scorta e congelateli.

Ingredienti:
1rotolo di pasta sfoglia:
100 gr di prosciutto cotto:
1 confezione di panna da cucina;
10 carciofi:
provola dolce:
1 mozzarella;
parmigiano reggiano:
3 uova;
olio di oliva:
sale e pepe q.b..

PROCEDIMENTO:
Mondare i carciofi, lavarli, tagliarli a pezzi e cuocerli in una casseruola con acqua in ebollizione. Quando saranno al dente, scolarli e farli rosolare in un tegame con l'olio per qualche minuto, rigirandoli da ogni lato, aggiungere un pizzico di sale e di pepe, mescolare, togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.
Nel frattempo tagliare la provola e la mozzarella a dadini, raccoglierli in una terrina e aggiungere i carciofi ormai freddi con la relativa salsa di cottura, mescolare bene e unire le uova leggermente sbattute. Completare con il parmigiano grattugiato e con la panna liquida e mescolare bene per amalgamare il tutto.
Ungere una teglia da forno del diametro di 32 cm con un filo d'olio e foderarla con la pasta sfoglia, riempirla con il composto a base di formaggi e carciofi. Scaldare il forno a 180° e mettervi a cuocere la preparazione per 40 minuti. Appena pronta, sfornare il tortino e servirlo ancora tiepido. Buon appetito!

sabato 4 febbraio 2012

Risotto agli spinaci

Gli spinaci (Spinacia oleracia L.) sono le foglie dell’omonima pianta della famiglia delle Chenopodiacee: di colore verde intenso, sono carnose, consistenti e croccanti, riunite a rosa, aventi radice a fittone; hanno forma e dimensioni molto diverse a seconda della varietà. Sono tra i vegetali più diffusi nel mondo, e sono famosi per il loro elevato contenuto di ferro, che in realtà è scarsamente assimilabile dal nostro organismo (solo il 5%); la loro origine è incerta; alcuni dicono che siano originari della Persia e che furono portati in Occidente dagli Arabi durante le loro invasioni.
Esistono diverse qualità di spinaci:
  • il “Gigante d’inverno” con foglie particolarmente ampie, carnose e crespe;
  • il “Matador”, che si coltiva in primavera;
  • il “Merlo nero” a foglia media e arricciata;
  • il “Riccio di Castelnuovo” che ha foglie spesse e rotonde.
  • il “Virofly” a foglie grosse di colore verde cupo;
In commercio gli spinaci si trovano freschi nei mercati (da pulire) o già lavati e confezionati nei banchi dei supermercati, in buste di plastica sigillate, oppure surgelati, in comodi cubetti monodose pronti per essere utilizzati.
Al momento dell'acquisto degli spinaci bisogna assicurarsi che: abbiano colore verde brillante e uniforme, senza parti ingiallite, scure o appassite. I gambi devono risultare forti e integri, senza fioriture e senza grosse quantità di terra.
Bisogna fare molta attenzione al lavaggio degli spinaci: si comincia col tagliare il picciolo alla base e lavarli in acqua fredda con molta cura finché tutte le impurità verranno eliminate, ma non bisogna lasciarli in ammollo in quanto perderebbero molti dei lori principi nutritivi; essendo la foglia dello spinacio crespa, la terra si insinua in profondità, per questo è opportuno sciacquarli più volte.
Per quanto riguarda la cottura degli spinaci, è meglio scegliere una breve cottura a vapore, per non perdere le virtù di questi ortaggi.
Un trucco per conservare la maggior quantità possibile di proprietà è utilizzare per la cottura l'acqua dell'ultimo lavaggio.
La conservazione degli spinaci freschi, avviene in frigorifero per massimo 2 o 3 giorni in un sacchetto di carta (quello marroncino che usano nei mercati o quello del pane).
Gli spinaci lessati e strizzati, si possono conservare in frigorifero in un contenitore ermetico per 1 o 2 giorni al massimo (anche se viene sconsigliata la conservazione dopo la cottura) oppure si possono congelare riponendoli in un sacchetto di plastica idoneo per la conservazione nel freezer.
In ogni caso, la migliore soluzione sarebbe quella di consumarli freschi, perché la conservazione fa perdere molte delle loro proprietà.
Gli spinaci sono un rimineralizzante di grande valore; hanno proprietà antianemiche, depurative e leggermente lassative, grazie alla cellulosa in essi contenuta. Contengono, inoltre, molta clorofilla, indispensabile per fissare calcio, fosforo e magnesio nella struttura ossea.. contengono però anche molto acido ossalico e per questo sono controindicati per i sofferenti di artrite.
Passiamo ora alla ricetta del giorno: Risotto agli spinaci.

Ingredienti per 4 persone:
300gr circa di spinaci
320gr di riso
parmigiano reggiano
burro q.b.
brodo caldo
sale

PROCEDIMENTO:
Il procedimento è molto semplice. Innanzi tutto, dopo aver mondato e lavato gli spinaci bisogna cuocerli senza averli scolati, in tal modo durante la cottura si formerà dell'acqua sul fondo della pentola che non farà nè attaccare nè bruciare gli spinaci durante la cottura. Aggiungere un pizzico di sale. 12/15 minuti di cottura bastano ed avanzano.
Nel frattempo mettere del burro  in una pentola, o risottiera (la quantità dipende dai gusti personali, io solitamente ne metto circa 20/25gr), e far tostare il riso per imprigionare l'amido. Appena il riso sarà tostato aggiungere un mestolo di brodo caldo e mescolare. Man mano che il brodo evapora aggiungerne dell'altro. A metà cottura del riso aggiungere gli spinaci e se necessario continuare ad aggiungere brodo caldo. Al termine della cottura il piatto risulterà omogeneo e gli spinaci saranno un tutt'uno con il riso. Spegnere il fuoco, aggiungere 10gr di burro per mantecare e sempre a fuoco spento aggiungere parmigiano reggiano a piacere (io di solito abbondo con il parmigiano perchè mi piace molto l'accostamento parmigiano - spinaci).

venerdì 3 febbraio 2012

Tagliatelle all'uovo con spinacini, ricotta e nocciole

Anche questa ricetta è tratta da uno dei miei manuali di cucina. Riporto la ricetta originale, dopodichè indicherò le mie modifiche.

Ingredienti per 6 persone (Kcal a porzione 390):
farina 00 150gr;
semola di grano duro 150gr;
uova 3;
spinacini 250gr;
ricotta di pecora 200gr;
scalogni 2;
parmigiano reggiano a scaglie 40gr;
olio extravergine di oliva 4 cucchiai;
farina per la lavorazione;
noce moscata;
granella di nocciole 4 cucchiai;
sale, pepe bianco e pepe nero

PROCEDIMENTO:
Il procedimento che ho utilizzato è quello indicato in ricetta, pertanto le mie modifiche riguardano piuttosto la quantità degli ingredienti utilizzati visto che in casa siamo solo in 3.

Ingredienti per 3 persone:
170gr di tagliatelle all'uovo
200gr di spinacini
20gr di scaglie di parmigiano
1/2 cipolla medio/grande (in alternativa allo scalogno)
30gr di olio extravergine di oliva
10gr di granella di nocciole

Innanzi tutto 170gr di tagliatelle all'uovo non devono sembrare pochi in quanto il terzo elemento della mia famiglia è composto da un bambino e poi questa è una pietanza che sazia davvero molto. E' una preparazione veloce, infatti, mentre l'acqua della pasta bolle sul fuoco, in una capiente padella antiaderente si può fare tutto il resto. Soffriggere lo scalogno, o la cipolla, nell'olio di oliva senza farlo colorire troppo, unire gli spinacini ben lavati e asciugati e proseguire la cottura per qualche minuto.
Cuocere le tagliatelle e scolarle al dente tenendo da parte un pò dell'acqua di cottura che sarà utilizzata in seguito. Mettere le tagliatelle in padella con gli spinaci e unire la ricotta, che sarà stata previamente lavorata a crema con un pò di acqua di cottura messa da parte, quindi saltarle per qualche istante aggiungendo la restante acqua di cottura. Non tenere molto sul fuoco se non si vuole un primo piatto molto asciutto. una volta spenti i fornelli aggiungere il parmigiano a scaglie, una grattatina di noce moscata se si gradisce (io non l'ho messa) e una macinata di pepe bianco e una di pepe nero (dovendo mangiare anche la bambina ho preferito non mettere nè l'uno nè l'altro). Decorare con la granella di nocciole e servire.

SUGGERIMENTI:
Utilizzando il parmigiano grattugiato anzichè a scaglie il sapore del piatto risulta più omogeneo.
La granella di nocciole da una croccantezza piacevole al piatto ma non ne modifica il sapore, per cui se non piacesse si può tranquillamettere omettere di usarla.
Per rendere più appetibile questo primo piatto ad un bambino si possono frullare con un minipimer gli spinacini cotti e la cipolla, così da ottenere una cremina di spinaci a cui andrebbe aggiunta la crema di ricotta e via discorrendo. Buon appetito!

Crostoni al salmone e asparagi

Prima ricettina a base di verdure, proprio adatta al mio V di Verdura.
Purtroppo la foto non c'è, ma non disperate appena li rifarò sarà mia premura mostrarvela.
Questa ricetta, dopo averla provata, mi è piaciuta talmente tanto che l'ho subito inserita nel mio quadernone delle ricette migliori. Non ricordo da quale manuale di cucina l'ho tratta, ricordo solo che mi sono leccata i baffi e con me anche la mia piccola, che all'epoca aveva solo due anni e mezzo.
A tal proposito, pensate un pò a tutti i principi nutritivi che i bambini assumerebbero mangiando questi crostoni: grassi sani (omega3) e antiossidanti contenuti nel salmone, carboidrati derivanti dai crostoni, vitamine A - B1 - B6 - C contenute negli asparagi (ricchi anche di acido folico, calcio,  magnesio e potassio). Da non sottovalutare anche il fatto che l'asparago possiede particolari proprietà diuretiche e depurative.
Volete mettere, infine, che tutto ciò lo trovate in sole 25Kcal l'etto?
Facciamo un calcolo veloce sulle calorie che potrebbe contenere ciascun crostone:
Ipotizzando che:
- ciascuna fetta di pane pesi all'incirca 70gr (100gr di pane casereccio contiene circa 270kcal) = 189
- 2 fettine di salmone affumicato 50gr (100gr di salmone affumicato contiene circa 180kcal) = 90
- 50 gr di asparagi (100gr di asparagi contengono circa 25kcal) = 13
- 1 cucchiaio di olio di oliva pari a circa 8gr = 72
Per un totale di 364Kcal!
Mangiando, quindi, uno di questi fantastici crostoni, avrete ingerito circa 364kcal e al tempo stesso avrete mangiato, vi ricordo, carboidrati, grassi sani, vitamine e sarete sazi avendo ingerito meno calorie rispetto ad un piatto di pasta asciutta.

Ingredienti:
8 fette di salmone affumicato
200gr di punte di asparagi
1 cucchiaio di succo di limone
4 cucchiai di olio di oliva
4 fette di pane casereccio
sale/pepe q.b.

PROCEDIMENTO:
Bollire gli asparagi, dopodichè condirli con olio, sale, pepe e limone (mi raccomando a non abbondare con il limone attenendosi al quantitativo previsto in ricetta) e frullare il tutto con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una bella cremina. Spalmare la cremina ottenuta sulle fette di pane che sarà stato precedentemente tostato in forno, quindi disporre su ognuna due fettine di salmone.

Se provate questa ricetta fatemelo sapere!

V di Verdura

Ho ritenuto opportuno dedicare il primo post di questo nuovo blog al nome del blog stesso, ovvero: V di Verdura.
Un nome sicuramente particolare per un blog, ma che farà già capire quale sarà l'argomento principale dei suoi post.
Questo non sarà un blog di cucina come gli altri, poichè sarà trattato in maniera quasi univoca l'argomento delle verdure.
Tutti sappiamo quanto sia importante assumere giornalmente almeno due porzioni di verdura, ma quanti di noi lo fanno realmente?
Io per prima devo ammettere che consumo le verdure solo se costretta. Ma se si odiano le verdure, qual è il modo migliore per aiutarsi ad assumerle?
Per quanto mi riguarda credo di avere trovato la soluzione: devo camuffarle!
Infatti, se qualcuno mi mette davanti un piatto di spinaci bolliti non posso fare a meno di storcere naso e bocca, ma se mi si piazza davanti un bel risotto agli spinaci, il discorso cambia notevolmente.
Sto riuscendo ad attirare la vostra attenzione?
In pratica in questo blog inserirò solo ricette di piatti a base di verdure, o al limite ortaggi, che saranno rielaborati in modo da consentire anche a chi, come me, odia le verdure di poterle mangiare senza pensare di stare a fare un grosso sacrificio.
Chiamamole pure RICETTE FURBE!
Queste ricette potranno essere utilizzate per far mangiare ad es. le verdure anche ai bambini, i quali, normalmente, fuggono davanti a tutto ciò che è verde e si mangia.
Volete seguirmi in questa avventura?
Ah, se proprio non riuscite a mangiare la verdura, neanche come ve la presenterò nelle mie ricette, passate dall'altro mio blog Dolci idee e non solo, lì troverete tante altre ricette (non solo di verdure) dall'antipasto al dolce!